Descrizione
In Map to the star di Mirko Viglino, l’immaginazione è la chiave di una visione più ampia, permette di mettere a fuoco la vita dai punti di vista che non sono i nostri, pensare e sentire partendo da prospettive diverse.
Il mondo visto da una bambina. Un viaggio di una bambina svelato attraverso lo sguardo amorevole di un padre.
Mirko, attraverso questo progetto ci rende partecipi di qualcosa di straordinario: vedere le cose come sono realmente, nella loro vera essenza, non quali appaiono essere. Ciò è il supremo realismo dello spirito che ci svela il paradosso secondo il quale l’amore è sua causa ed effetto.
Apparentemente il protagonista di questo viaggio è Anita, una splendida bambina che parte per un viaggio verso una stella, forse, sconosciuta. In realtà il protagonista principale di questo libro è la relazione umana tra una figlia e il padre. In un mondo di solitudine dove spesso i protagonisti di progetti fotografici sono uomini e donne, nostri contemporanei, disperati perché abbandonati a se stessi, che si sentono degli oggetti a perdere, che anelano la sicurezza dell’aggregazione e una mano su cui poter contare nel momento del bisogno, questo rapporto umano è bellezza ristoratrice.
La nostra vita è un’opera d’arte, che lo sappiamo o no, che ci piaccia o no. Per viverla come esige l’arte della vita dobbiamo porci delle sfide difficili da contrastare a distanza ravvicinata; dobbiamo scegliere obiettivi che siano ben oltre la nostra portata.
Dobbiamo tentare l’impossibile. E possiamo sperare e immaginare di superare i nostri limiti, con uno sforzo lungo e lancinante e, infine, raggiungere quegli obiettivi, dimostrandoci così all’altezza della sfida questo è alla base di Map to the star di Mirko Viglino.
Sfuggire all’incertezza è un ingrediente fondamentale, o almeno il tacito presupposto, di qualsiasi immagine composita della felicità. Sfuggire all’incertezza dunque, ad esempio attraverso un viaggio spaziale per raggiungere una felicità «autentica, adeguata e totale» come quella che solo i bambini sono ancora in grado di provare…
…e noi con loro, grazie a Mirko e Anita.
Per aspera ad astra
